Sei Fratelli, nasconde un grande segreto: la recensione del nuovo film di Riccardo Scamarcio ti lascia di stucco
Ecco che cosa si cela nella trama di Sei Fratelli, il nuovo film con l’attore italiano Riccardo Scamarcio, uscito nelle sale il 1 maggio.
L’artista, originario della città di Andria, diventato un vero e proprio sex symbol sin dai tempi del suo debutto sul grande schermo, in questi giorni è nelle sale con la più recente delle pellicole di Simone Godano.
Il regista ha nascosto nella sua opera cinematografica un particolare che nessuno conosce: ecco che cosa è emerso dalle recensioni degli esperti di settima arte che lo hanno già guardato.
La saggista Daniela Catelli ha ritrovato tanti omaggi o citazioni ad altri autori e registi, tra cui Mario Monicelli, Lev Tolstoj e Franz Kafka, ma scopriamo qual è la vera sorpresa del film.
Sei Fratelli, il film di Simone Godano con Riccardo Scamarcio
Il film che dal 1 maggio 2024 occupa le maggiori sale cinematografiche italiane è l’ultima opera cinematografica di Simone Godano. Il titolo è Sei Fratelli, e la pellicola esplora le dinamiche di una famiglia alle prese con la triste notizia della prematura scomparsa del padre. Si tratta di un racconto corale che ha portato in scena il talento di Riccardo Scamarcio, nelle vesti di Marco, Adriano Giannini, nei panni di Guido, Gabriel Montesi che interpreta Leo, Valentina Bellè nelle vesti di Luisa, Mati Galey, Mattia e Claire Romain nei panni di Gaelle.
I fratelli, Marco, Guido, Leo, Luisa, Gaelle e Mattia, figli dello stesso padre ma di quattro madri diverse, nell0ccasione amara della morte del padre scoprono di avere anche una sesta sorella. Così quando si trovano tutti riuniti per il testamento, nella casa del padre defunto, a Bordeaux in Francia, emergono i tratti caratteriali distintivi di ciascuno. Quello che il padre aveva immaginato che sarebbe stato un passaggio semplice e un evento solenne, si trasforma in una guerra in cui ognuno compie la propria battaglia personale.
La vera sorpresa della pellicola
L’aspetto interessante che differenzia Sei Fratelli dagli altri film che hanno affrontato le stesse dinamiche in passato è che riserva una grande sorpresa finale. In Sei Fratelli non c’è l’happy ending, non c’è spazio per il lieto fine, l’ipocrisia e la “facciata”, perché si propone di essere un film che indaga nel dinamiche famigliari, al contrario, dall’interno.
Lì dove si lavano i panni sporchi ognuno tira fuori il peggio di sé, anche se il padre Manfredi Alicante, interpretato da Gioele Dix con il suo esempio forse riesce per la prima volta a tirare fuori il meglio di sé dopo la morte. La sua è una sorta di redenzione, dopo una vita trascorsa a sperperare invece che a concentrarsi sui figli.