Gino Paoli, dopo anni vomita la verità su Luigi Tenco: “Lui sarebbe vivo se…”
Gino Paoli tutta la verità sulla morte di Luigi Tenco: ecco cosa è successo davvero, i dettagli e le curiosità della vicenda
Milioni di fan ogni giorno ascoltano la musica italiana che ha fatto la storia e che ha segnato un’epoca. Tra questi sicuramente potremmo fare il nome di uno dei cantautori più amati dal pubblico: si tratta proprio di lui, il grandissimo Gino Paoli. Originario della città di Genova, Paoli ha condiviso parte dell’esperienza musicale con colleghi che hanno sempre apprezzato come lui il genere romantico e pop come Lauzi, Tenco, De Andrè, Bindi e i fratelli Reverberi.
Per la musica italiana, Gino Paoli è stato l’inventore di un genere mai ascoltato prima d’ora tanto che, con i suoi capolavori ha regalato al suo amato pubblico emozioni incredibili. Possiamo citare alcuni brani che sono riusciti ad entrare nell’immaginario musicale italiano di tutti i tempi come Il cielo in una stanza, Senza fine, La gatta, Sapore di sale, Una lunga storia d’amore, Quattro amici… a cui si aggiunge il famoso brano La Gatta che sin da subito catturò l’attenzione del paroliere Mogol.
Oltre essere un cantautore fuori dal comune, ha anche scritto testi che sono rimasti nell’immaginario collettivo italiano per alcune artiste come Mina. Nonostante il successo e la carriera brillante, Gino Paoli ha avuto momenti drammatici da affrontare e tra questi risalta all’attenzione il tentato suicidio (per fortuna mancato) nel 1963. Solo dopo anni ne ha voluto rivelare le motivazioni: “Non mi sparai perché ero travolto dai problemi. Anzi, ero all’apice della fama e avevo tutto. Lo feci per noia. E per sfida. (…)”.
Gino Paoli, la verità sul suicidio di Luigi Tenco: ecco cosa ha detto
Negli anni, oltre parlare del mancato suicidio che vi abbiamo appena raccontato, Gino Paoli in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, ha anche parlato del rapporto con Luigi Tenco e della morte di quest’ultimo in cui sono avvolti, ancora oggi, numerosi misteri.
Sempre nell’intervista, il cantautore ha confessato: “Luigi mi telefonò per dirmi che era a letto con la Sandrelli. La presi malissimo e ruppi con entrambi. Se non l’avessi fatto, lui sarebbe ancora vivo. Quella sua telefonata non nasceva da una vanteria maschile, ma da un senso di protezione. Tenco era legatissimo alla mia prima moglie, Anna. Era il suo modo di dirmi che Stefania non era la donna per me”.
Luigi Tenco e la confessione di Gino Paoli che lascia tutti senza parole
Sempre nella chiacchierata insieme al giornalista Aldo Cazzullo. Gino Paoli ha confessato sempre sulla mote di Tenco: “La morte di Tenco? E’ stato un colpo di teatro non riuscito, come se avesse voluto imitare me: spararsi, e restare vivo. Andava molto una droga arrivata dalla Svezia, il Pronox, che ti dava un senso di sdoppiamento, come se non fossi più responsabile di te stesso”.