Alan Sorrenti, confessione da brivido: tutta colpa della gelosia | Quello che è successo preoccupa i fan
Alan Sorrenti e la confessione da brividi tutta colpa della gelosia di una persona a lui vicina: ecco cosa sta succedendo
uno dei cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana nel mondo, contribuendo ad un cambiamento innovativo dello spettacolo, è proprio lui, il grandissimo Alan Sorrenti. Per chi soffre di nostalgia per gli anni Settanta- Ottanta, questo cantante risulta tra i più amati e apprezzati al mondo proprio per i suoi brani di successo come Figli delle stelle. Ultimamente, si è lasciato andare ad una confessione davvero da brivido: ecco il motivo
Originario di Napoli, Alan viene mandato giovanissimo a studiare in Inghilterra e, tornato in patria, decide di voler fare il cantante con uno stile sperimentale che si avvicina a quello rock. nel 1972 comincia a pubblicare i suoi successi tra cui Aria, e l’anno dopo ne pubblica un altro, Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto.
Alan si dedica al pop e pubblica due brani che fanno la storia della musica Figli delle stelle nel 1977 e L’unica donna per me nel 1979, aggiudicandosi la vittoria del Festivalbar con quest’ultima. Purtroppo, la vita del cantante non è stata tutta rosa e fiori in quanto viene arrestato per possesso di droga e viene accusato di essere uno spacciatore.
Alan Sorrenti la drammatica rivelazione che ha sconvolto la sua vita
In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica, Alan Sorrenti ha aperto il suo cuore facendo una lunga rivelazione sulla sua vita privata, e sul dolore provato in carcere quando fu arrestato e fu portato per ben 33 giorni nel carcere di Rebibbia. Alan Sorrenti ha voluto affermare meglio cosa è davvero successo: “In realtà un episodio di gelosia folle della mia ex, che raccontò tutto al contrario e mi fece passare per uno spacciatore di droga. C’era il desiderio di farmi male, ci sono relazioni che poi scoppiano, in realtà tra noi c’erano già le pratiche di divorzio. Fui al centro di una tempesta perfetta, il ciclone che coinvolse per altre vie anche Tortora”.
Inoltre aggiunse: “A Rebibbia in quei 33 giorni c’erano i camorristi della Nuova Famiglia, nell’ora d’aria incontravo spesso anche Ali Agca, che aveva sparato al Papa. Fu un’esperienza molto forte, mentre ero in cella scrivevo per i giornali raccontando come stavano veramente le cose. Riuscii a chiarire tutto, che non ero uno spacciatore anche perché in quel periodo guadagnavo molto, non ne avevo certo bisogno. La testa l’ho poi ritrovata solo grazie al buddismo”
La rinascita di Alan Sorrenti
Nonostante questo brutto periodo, Alan Sorrenti ha confessato di aver ritrovato la froza di agire e reagire e ha aggiunto: ““a una forza incredibile che mi ha aiutato a liberarmi dalla schiavitù dell’ego e che ha trasformato la mia vita, dando un senso a tutto ciò che di buono e anche di meno buono avevo fatto fino a quel momento. Del resto il mio collegamento con il cosmo doveva ritrovare la sua strada, l’ho trovata nel buddismo, in maniera più terrena”.